di Giulia Fiore
Il mondo del lavoro particolarmente in questo periodo ci presenta molte situazioni di disagio e capita di entrare in contatto con persone preoccupate, talvolta disperate, spessissimo arrabbiate, per le difficoltà del momento e per l’assenza di prospettive; prima ancora della ricerca di soluzioni concrete i primi interrogativi che emergono in questi casi riguardano la nostra capacità di rispondere a domande importanti: “quali sono le parole giuste per dare una forma a questa sofferenza?”, “come si può dar voce alla comprensione e alla accoglienza di questa difficoltà?”.
A volte la semplice la narrazione può non essere sufficiente perché rischia di appiattire i sentimenti e le emozioni in una sequenza di fatti e di conseguenze logiche o illogiche.